L'assertività è una competenza comunicativa e relazionale che permette di esprimere i propri pensieri, emozioni e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso, senza prevaricare sugli altri o sottomettersi.
Tale abilità riveste un ruolo cruciale sia nella vita personale che professionale, influenzando il benessere psicologico e le dinamiche relazionali.
Non essere assertivi può portare, infatti, a sentimenti di frustrazione, insoddisfazione e stress, mentre un eccesso di assertività può sfociare in comportamenti aggressivi.
La teoria dell'assertività affonda le sue radici nella psicologia comportamentale e cognitivo-comportamentale.
Alberti e Emmons furono tra i primi a definire l'assertività come un diritto personale all'espressione dei propri sentimenti e opinioni.
Secondo questi autori, le persone hanno il diritto di esprimersi senza sentirsi in colpa o temere ripercussioni ingiustificate.
Aaron Beck, con la sua teoria cognitiva, evidenziò come i pensieri disfunzionali possano ostacolare comportamenti assertivi.
Ad esempio, la credenza "Se dico quello che penso, perderò l’affetto degli altri" può portare a una comunicazione passiva.
Un ulteriore contributo lo possiamo trovare nella teoria dell’apprendimento sociale di Albert Bandura che sottolinea l'importanza dell'osservazione e dell'imitazione di modelli comportamentali.
In quest’ottica, osservare persone assertive può favorire l’acquisizione di tali comportamenti.
Stili comunicativi a confronto: passivo, aggressivo e assertivo
Comprendere le differenze tra stile passivo, aggressivo e assertivo è essenziale per riconoscere e modificare i propri schemi comunicativi.
- Stile Passivo: Le persone con questo stile tendono a non esprimere i propri bisogni o opinioni per paura del conflitto o del rifiuto.
Questo comportamento porta spesso a frustrazione, risentimento e perdita di autostima.
Esempio: Un collega chiede a Marco di coprire un turno extra. Marco accetta, anche se è stanco, e si sente poi frustrato per non aver detto di no.
- Stile Aggressivo: Chi comunica in modo aggressivo esprime i propri bisogni e opinioni senza considerare quelli altrui, spesso in modo prevaricante e offensivo.
Questo stile può portare a conflitti e isolamento sociale.
Esempio: Durante una riunione, Anna interrompe ripetutamente i colleghi, alzando la voce per imporre le proprie idee.
- Stile Assertivo: Rappresenta un equilibrio tra i due precedenti.
L'individuo esprime i propri pensieri e sentimenti in modo chiaro e rispettoso, tutelando i propri diritti e rispettando quelli degli altri.
Esempio: Luca, di fronte a una richiesta inopportuna, risponde: "Apprezzo la tua richiesta, ma in questo momento non posso accettare altri incarichi."
Riconoscere il proprio stile e lavorare verso l'assertività permette di migliorare la qualità delle relazioni e la propria autostima.
Assertività e psicopatologia
L’incapacità di comunicare in modo assertivo è spesso correlata a varie forme di psicopatologia, come, ad esempio:
- Disturbi d'ansia sociale: La paura del giudizio altrui porta a comportamenti passivi e isolamento.
- Disturbo evitante di personalità: Difficoltà a dire "no" o a esprimere bisogni per paura del rifiuto, creando relazioni sbilanciate.
- Disturbi borderline: Alternanza tra comunicazioni aggressive e passivo-aggressive, compromettendo le relazioni.
Assertività nel contesto lavorativo
Nel mondo del lavoro, l'assertività è cruciale per gestire conflitti, stabilire confini chiari e fornire feedback costruttivi.
- Gestione dei conflitti: Un dipendente assertivo può esprimere disaccordi senza creare tensioni.
- Prevenzione del burnout: Accettare compiti oltre le proprie capacità per paura di dire "no" può portare a stress cronico.
- Sviluppo della leadership: La leadership assertiva favorisce un clima di lavoro collaborativo e motivante.
Strategie per sviluppare l'assertività
Sviluppare l’assertività richiede consapevolezza e pratica.
Ecco alcuni strumenti utili:
- Training assertivo: Simulazioni di situazioni reali per sperimentare nuove modalità comunicative.
- Tecnica del disco rotto: Ripetere con calma il proprio punto di vista senza lasciarsi distrarre.
- Messaggi in prima persona: "Mi sento... quando..." anziché accusare l’altro.
- Gestione delle emozioni: Riconoscere e regolare le proprie reazioni prima di rispondere.
L'assertività è, dunque, un’abilità chiave per il benessere personale e professionale.
Permette di gestire relazioni in modo sano, prevenire stress e migliorare la qualità della vita.
Investire nello sviluppo di questa competenza significa costruire relazioni autentiche e soddisfacenti, basate sul rispetto reciproco.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta Coach
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Bibliografia
- Alberti, R. E., & Emmons, M. L. (1970). L'assertività: come esprimerla e svilupparla. Erickson.
- Beck, A. T. (1976). Terapia cognitiva dei disturbi emotivi. Astrolabio.
- Bandura, A. (1977). Autoefficacia. Teoria e applicazioni. Erickson.
- Salerno, L. (2012). Comunicare con assertività: tecniche e strategie per relazioni efficaci. Franco Angeli.
- Goleman, D. (1995). Intelligenza emotiva. Rizzoli.
- Ellis, A. (2001). Il linguaggio dell’assertività. Edizioni Centro Studi Erickson.
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