Il Coaching può essere definito come un’attività di aiuto ad individui e gruppi di persone che desiderano raggiungere il massimo livello delle proprie potenzialità.
Il Coach (allenatore in inglese) è la figura professionale che si occupa di coaching e che, all’interno di una relazione facilitante, sostiene e accompagna il cliente in un percorso di crescita personale, con lo scopo di migliorare la performance, l’apprendimento e lo sviluppo sul luogo di lavoro e/o nella vita privata, permettendo il cambiamento dei comportamenti e del modo di pensare ed affrontare i problemi e le sfide.
Il Coaching è nato negli anni ’80 in ambito sportivo per incrementare le prestazioni degli atleti ma negli anni ha acquistato sempre più notorietà e si è esteso anche in altri ambiti, come quello lavorativo (Business Coach), di carriera (Career Coach), e della vita privata (Life Coach).
Il Coaching può essere rivolto ad una singola persona oppure essere dirette a gruppi di soggetti o ad un’intera organizzazione e può essere svolto sia in presenza che online in videochiamata.
Una delle caratteristiche principali del Coaching è quella di avere un forte orientamento all’obiettivo.
Nella prima fase di un percorso di coaching, infatti, viene individuato un obietto chiaro e concreto che il cliente vorrebbe raggiungere con il supporto del Coach.
Tra gli obiettivi più comuni si possono indicare:
- Migliorare i rapporti di lavoro
- Giungere a scelte che vengono percepite come difficili
- Migliorare e proprie prestazioni (al lavoro, nello studio, nello sport)
- Migliorare le proprie capacità comunicative
- Raggiungere un obiettivo particolarmente complesso
- Generare nuove possibilità come, ad esempio, un piano di carriera
- Trovare un equilibrio tra vita privata e professionale
- Migliore gestione del tempo
- Sviluppo del potenziale inespresso
Il processo di Coaching si sviluppa all’interno di una relazione facilitante in cui cliente e coach collaborano e si alleano al raggiungimento dell’obbiettivo individuato nelle prime sessioni.
Il coach sostiene costantemente il cliente, lo aiuta a raggiungere una maggior consapevolezza dei propri desideri e a gestire quelle che possono essere le interferenze, interne ed esterne, che ostacolano il percorso che porta all’obiettivo.
Il coaching non è un percorso di cura.
È importante, infatti, non confondere il coaching con il sostegno psicologico e la psicoterapia.
Il coaching ha come unico scopo quello del raggiungimento di uno specifico obiettivo, in genere lo sviluppo di una capacità o della propria performance, e non si occupa di sofferenza o problematiche psicologiche, di cui invece si occupano gli psicologi all’interno di un percorso di terapia.
La psicoterapia, oltre che al benessere e sviluppo personale, è orientata generalmente alla cura di un sintomo o problematica di tipo psichico come, ad esempio, una depressione o un disturbo di ansia o alimentare.
Questo implica che, se all’interno di un percorso di psicoterapia possono essere dedicati dei momenti di coaching volti ad aiutare la persona ad ottenere un risultato concreto, mai in un percorso di coaching si potrà intervenire sui sintomi e disturbi psicologici.
Nel caso emergano problematiche di tipo psicologico, il coach non psicologo è , infatti, tenuto ad inviare la persona ad uno psicologo o un medico che, è importante sottolineare, sono figure sanitarie riconosciute.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
Roma e online
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- Via Gioacchino Volpe, 50
3896048980
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www.psicologodellerelazioni.it
Bibliografia
- Daniele Trevisani (2016). Il potenziale umano. Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo delle performance, Franco Angeli.
- Pina Sabatino (2014). Il group coaching. Sviluppare il potenziale dei piccoli gruppi di formazione, Franco Angeli.
- Luigina Sgarro et al. (2023). Le vie del coaching. Strategie per psicologi irriverenti, Hogrefe.
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