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Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
 
Dott. Francesco Scaccia Psicologo
La coppia
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Una famiglia nasce nel momento in cui due persone decidono di unirsi in un progetto di vita comune, retto da fiducia reciproca e dalla convinzione che tale vita insieme potrà appagare i bisogni affettivi presenti in ciascuno.

Tra i due partner si viene così a creare un vero e proprio contratto di reciprocità, basato sia su elementi manifesti, come il giuramento di fedeltà e aiuto reciproco, sia su elementi di tipo latente.

La scelta dell'altro, infatti, avviene attraverso un processo conscio ed inconscio, si basa cioè tanto sulla consapevolezza di ciò di cui si necessita e che si desidera per il proprio futuro, quanto su aspetti inconsci che guidano l'appagamento di bisogni di cui poco si è consapevoli.

Entrambi i membri della coppia si presentano a questa nuova esperienza non come soggetti vuoti, ma portando con sé la propria personalità formata nel corso degli anni, le specifiche esperienze di vita e le aspettative su come sarà la loro nuova vita insieme.

L'unione di due persone segna il completamento di un processo di individuazione e separazione dalla famiglia di origine e sancisce il passaggio definitivo dallo stato di giovane a quello di adulto, decretando, almeno in teoria, il raggiungimento dell'autonomia e dell'indipendenza.

Unendosi i due partner creano insieme una nuova identità, l'identità di coppia, che trova la sua origine e la sua forza nel fatto che i singoli individui che si stanno unendo sentono il proprio sé come incompleto.

Ognuno di noi, infatti, è alla costante ricerca di qualcosa, o meglio di qualcuno, che possa completarlo ed è dall’unione con l’altro che si viene a plasmare qualcosa di nuovo e creativo, l'identità della nuova famiglia, composta dai due partner ma che rappresenta qualcosa di più complesso della semplice somma delle identità dei due.

La nascita di questa nuova identità porta ai due membri della coppia elementi di arricchimento ma, inevitabilmente, anche delle perdite.

Tra i primi si possono indicare gli investimenti reciproci, un certo livello di reciproca ammirazione, comuni identificazioni, comunità di ideali e credenze, il soddisfacimento dei desideri, una certa conferma del proprio narcisismo.

Tra i secondi da evidenziare sono certamente le rinunce che ogni membro della coppia è portato inevitabilmente a compiere, la rimozione, la negazione ed il rifiuto di alcune parti di sé e dell'altro, tutti elementi che a seconda della loro intensità e numerosità permettono alla coppia un'unione più o meno funzionale.

La relazione di coppia permette ai due membri di non restare soli nella vita, di confermare il proprio valore, la propria identità di persona e quella di genere, di ottenere gratificazioni affettive e sessuali e di creare un'alleanza di fronte alle difficoltà, con la condivisione di un progetto comune.

La coppia permette poi di gratificare i bisogni di ognuno di dipendere da un'altra persona e allo stesso tempo di sperimentare il personale grado di indipendenza.

Il rapporto a due permette di curare le proprie ferite familiari, derivate, ad esempio, da esperienze di violenza domestica, attraverso la creazione di una propria realtà familiare.

La coppia inoltre rende possibile la ricreazione della relazione originaria madre-bambino, caratterizzata dalla completezza e dalla fusione dei partner.

Si possono individuare tre diversi momenti all'interno del processo che porta alla nascita del vivere insieme: la scelta del partner, l'innamoramento e l’unione matura.

  • La scelta del partner è un evento fortemente influenzato dalla storia personale e familiare di ognuno.
    Il passato plasma inevitabilmente il comportamento dell'individuo in questa sua ricerca e ciò lo si vede soprattutto in quelle che sono le dinamiche che dirigono tale processo che spesso appare quasi illogico agli osservatori esterni.

  • L'innamoramento è un processo in cui l’idealizzazione di sé e dell'altro, l'illusione, le pulsioni sessuali ed i bisogni di ciascuno giocano un ruolo importantissimo nel mantenimento della coppia.
    L’innamoramento rappresenta la fase illusoria del primo contratto, si basa sull’aspettativa che il proprio partner corrisponda all'immagine di un compagno ideale e che a sua volta egli convalidi una specifica immagine narcisistica di sé.

  • L’unione matura, infine, si configura in genere come il momento finale della costruzione della "noità" della coppia, che si ritrova ora in un contesto del tutto nuovo a quello precedente.
    Infatti, successivamente alla fase dell'illusione, in cui la coppia viene idealizzata come un qualcosa di perfetto senza difetti, segue inevitabilmente una fase di disillusione.
    Il passaggio dall'innamoramento all'amore maturo si caratterizza per l'accettazione della naturale imperfezione dell'altro. Tale fase dovrebbe corrispondere un processo di rinegoziazione tra i due membri della coppia che acquisiscono un'immagine più realistica del proprio partner, visto non più solamente come una proiezione di se stessi, ma come un essere autonomo ed in parte sconosciuto, ponendo così le basi per una possibile vita insieme.
    Attraverso l’unione matura si attua definitivamente la fuoriuscita dalla famiglia di origine, gli obblighi nei confronti dell'altro divengono maggiori e anche quelli nei confronti della società.

Ackerman, uno dei più importanti studiosi della psicologia della coppia e della famiglia, ha delineato quello che si potrebbe definire il modello di una relazione sana.

Secondo tale modello il compito della relazione di coppia sarebbe quello di mitigare le ansie e paure che entrambi i partner portano con sé, di far sì che ciascuno sia il complemento dell'altro, nel senso proprio di completare il proprio compagno, di permettere a questo di sviluppare le proprie aree di immaturità psichica e di trovare una soluzione alle proprie fragilità e difficoltà, se non a delle vere e proprie patologie, e di ricevere tutto questo in cambio.

La chiave di riuscita di questo processo passa attraverso una costante e rinnovata accoglienza dell'altro attraverso la strada della legittimazione reciproca, cioè attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del proprio partner nella sua diversità che rappresenta quell'unicità che ha fatto sì che, in modo consapevole o meno, fosse scelto proprio lui come compagno di vita.

Nonostante la forza del legame di coppia può avvenire, tuttavia, che la coppia sperimenti momenti di stallo o vere e proprie crisi nel rapporto.

Generalmente ciò accade quando uno o entrambi i membri della coppia non hanno completato il proprio processo di svincolo dalla famiglia di origine e perciò rimangono troppo legati al loro passato da non riuscire ad investire pienamente nel futuro tanto desiderato.

Spesso, dunque, nei percorsi di terapia di coppia risulta necessario proprio a aiutare ciascun partner a completare il proprio processo di svincolo, permettendo di acquisire una sana e matura differenziazione dal proprio nucleo familiare originario e raggiungere un equilibrio tra le lealtà verso la famiglia di origine e la nuova famiglia creata con il partner.

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Bibliografia

  • Ackerman N.W. (1999). Psicodinamica della vita familiare. Diagnosi e trattamento delle relazioni familiari, Bollati Boringhieri.

  • Caillé Philippe (2007). Uno e uno fanno tre. Quale psicoterapia per la coppia di oggi, Armando Editore.

  • Malagoli Togliatti et al. (2003). La psicoterapia con la coppia, Franco Angeli.

  • Scabini E., Iafrate R. (2003). Psicologia dei legami familiari, Il Mulino.

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