Il Disturbo Borderline di Personalità è una delle patologie psichiche maggiormente studiate negli ultimi anni.
Tale disturbo, infatti, si manifesta con sintomi molto vari da persona a persona ed è dunque importante conoscere in maniera approfondita tale struttura di personalità per poter giungere ad una diagnosi corretta ed impostare una terapia valida.
Ciò che si ritrova in tutte le persone con organizzazione borderline di personalità è una costante instabilità nelle relazioni interpersonali, impulsività in varie aree della propria vita ed un’immagine di sé poco stabile che tende a modificarsi sulla base dello stato emotivo del momento.
Secondo l’Associazione Americana di Psichiatria, per poter diagnosticare un Disturbo Borderline devono essere presenti almeno cinque delle seguenti caratteristiche:
- paura persistente di essere abbandonato e lotta costante per evitare di essere lasciato solo;
- le relazioni sono molto instabili, la persona alterna momenti in cui idealizza l’altro a momenti in lo svaluta totalmente;
- assenza di un’immagine stabile di sé;
- impulsività ricorrente in attività che possono essere pericolose (abbuffate, guida spericolata, sesso con sconosciuti, …);
- comportamenti autolesionistici, gesti o minacce di suicidio;
- cambiamenti repentini dell’umore;
- senso costante di vuoto;
- difficoltà nella gestione della rabbia;
- in momenti di forte stress, sviluppo di pensieri paranoici o stati di dissociazione.
Tipico della personalità borderline è la propensione a ritenere che siano gli altri responsabili del proprio malessere.
Costante è anche la tendenza a dare giudizi estremi di sé e degli altri che porta queste persone ad amare una persona e successivamente ad odiarla ferocemente, con un’oscillazione costante da uno stato di dipendenza dall’altro ad una forte ostilità per la stessa persona amata in precedenza.
Inoltre, nel corso della propria vita, una persona con organizzazione borderline di personalità può presentare un’ampia serie di altre patologie psichiche come, ad esempio disturbi alimentari, depressione, dipendenza da sostanze, che tendono a coprire la componente borderline di personalità.
Spesso le persone chiedono aiuto proprio per queste altre patologie secondarie, non consapevoli che alla base di tali manifestazioni c’è un’organizzazione di personalità disfunzionale.
Caratteristico è inoltre un sentimento costante di vuoto ed una bassa tolleranza dell’ansia che spesso tentano di sopperire con gesti impulsivi (abbuffate, autolesionismo, ricorso a sostanze).
Dagli studi sull’infanzia delle persone che presentano un Disturbo Borderline di Personalità sono emersi i seguenti elementi ricorrenti:
- clima familiare caotico;
- ripetute esperienze di abbandono;
- una cultura familiare in cui si giudicava l’autonomia come un male e che incoraggiava la dipendenza dall’altro;
- una famiglia di origine in cui si ottenevano cure e protezione solo in caso di sofferenza o malattia.
La ricerca scientifica sottolinea sempre più la necessità che le persone con tale organizzazione di personalità possano intraprendere percorsi di psicoterapia specifici per questa patologia a cui si possono affiancare, se necessario, terapie farmacologiche.
L’obiettivo principale della psicoterapia in questi casi è aiutare la persona a raggiungere una maggiore regolazione degli stati emotivi e sviluppare una maggiore integrazione delle parti scisse del sé.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
Roma e online
- Via della Lega Lombarda, 13
- Via Gioacchino Volpe, 50
3896048980
info@psicologodellerelazioni.it
www.psicologodellerelazioni.it
Bibliografia
- America Psychiatric Associatione (2014). DSM-5, Raffaello Cortina Editore.
- Benjamin Lorna Smith (1999). Diagnosi interpersonale e trattamento dei disturbi di personalità, Las.
- Cancrini Luigi (2006). L’oceano borerline. Racconti di viaggio, Raffaello Cortina Editore.
- Kernberg et al. (2000). Psicoterapia delle personalità borderline, Raffaello Cortina Editore.
|