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Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
 
Dott. Francesco Scaccia Psicologo
I Meccanismi di Difesa
meccanismi difesa
meccanismi difesa

I Meccanismi di Difesa sono processi psichici che si attivano per far fronte a stimoli esterni o interni che possono potenzialmente causare nella persona angoscia o paura.

I Meccanismi di Difesa operano in in maniera inconsapevole dal soggetto.

La loro attivazione inconsapevole offre la possibilità di rispondere a potenziali pericoli in maniera istantanea evitando una serie di processi cognitivi che potrebbero ritardare la riposta.

Per generare una risposta consapevole, infatti, è necessario, non solo percepire un pericolo, ma anche che questa percezione giunga alla coscienza e successivamente elaborare una risposta adeguata.

Tutte operazioni che potrebbero ritardare la reazione con il rischio di non poter più riuscire ad evitare la minaccia.

I Meccanismi di Difesa vengono acquisiti lungo il percorso evolutivo con lo scopo principale di favorire un sano adattamento del soggetto.

Si comprende, dunque, come tali meccanismi assumano un ruolo essenziale per il benessere della persona.

Ogni individuo si differenzia da un proprio stile difensivo, caratterizzato da un maggior utilizzo di alcune difese psicologiche e l’esclusione di altre.

Quando questi meccanismi si attivano con frequenza troppo eccessiva o in maniera rigida e irreversibile, possono indurre malessere e lo sviluppo di sintomi psicologici o di una vera e propria psicopatologia.

Ecco un elenco dei principali Meccanismi di Difesa.

  • Acting Out: i conflitti emotivi o gli stress ambientali vengono affrontati attraverso la messa in atto di azioni anziché attraverso l’uso della riflessione e della gestione dei propri sentimenti.

  • Rimozione: esclusione dalla coscienza di pensieri, emozioni e ricordi che generano angoscia e sensi di colpa.

  • Formazione reattiva: desideri o sentimenti giudicati inaccettabili vengono trasformati nel loro contrario.
    Essere estremamente generosi con una persona che nel profondo si disprezza potrebbe rappresentare un caso di attivazione di tale meccanismo.

  • Negazione: la persona tende a gestire i propri conflitti negandoli a se stesso.
    Un’esempio può essere rappresentato da chi, nonostante i mille segnali, non si accorge del tradimento del proprio partner, illudendosi di avere una relazione idilliaca.

  • Annullamento retroattivo: desideri e pensieri inaccettabili vengono tenuti a bada o annullati attraverso rituali che magicamente dovrebbero cancellarli.
    Le compulsioni ne sono un classico esempio.

  • Razionalizzazione: utilizzo di elaborate spiegazioni che fungono da rassicurazione verso conflitti psicologici interni dovuti a propri comportamenti giudicati sbagliati.

  • Intellettualizzazione: utilizzo eccessivo di razionalità e generalizzazioni che permettono di tenere a bada sentimenti angoscianti.

  • Repressione: repressione dei sentimenti che potrebbero procurare sofferenza nella persona o a chi è legato.

  • Proiezione: attribuzione erronea agli altri dei propri sentimenti, pensieri o azioni giudicati inaccettabili.
    Un esempio di proiezione può essere rappresentato da un insegnate che prova rabbia per un proprio studente e giudica tale sentimento come qualcosa di ripugnante per chi svolge tale lavoro.
    Tale insegnante potrebbe inconsapevolmente proiettare tale rabbia sullo studente pensando erroneamente che il giovane lo stia prendendo in giro.

  • Sublimazione: i sentimenti ed emozioni che possono rappresentare un pericolo per sé o per gli altri vengono reindirizzati verso scopi superiori e costruttivi.
    Un esempio di sublimazione può essere rappresentato dallo sport in cui la rabbia e la competitività vengono diretti all’interno di un gioco con delle regole che permettono la loro espressione in maniera controllata.

  • Spostamento: sentimenti o pensieri verso una persona o una situazione vengono spostati su altre persone o situazioni al fine di evitare la consapevolezza dei propri stati interni verso di loro.
    Un esempio classico è rappresentato dalle fobie che spesso “coprono” ciò che realmente teme e angoscia il soggetto.

  • Umorismo e Ironia: eventi stressanti o emozioni dolorose vengono contenuto attraverso l’individuazione di elementi divertenti.

  • Aggressività passiva: la rabbia viene espressa in maniera indiretta e al contempo di manifesta un atteggiamento di compiacenza apparente.
    Un esempio può essere rappresentato da chi consegna ripetutamente in ritardo il proprio lavoro scusandosi in maniera dolce e gentile.

  • Rivolgimento contro se stessi: sentimenti negativi verso gli altri vengono diretta verso se stessi al fine di mantenere le relazioni importanti. Esempi di questo meccanismo di difesa sono il masochismo, la depressione o l’autolesionismo.

I meccanismi di Difesa, come già detto, operano per mantenere il benessere psicologico di una persona.

Quando, tuttavia, il loro funzionamento diventa rigido e pervasivo possono divenire la causa di sintomi o problemi psicologici.

In questi casi, al fine di ritrovare il proprio equilibrio e benessere, è importante rivolgersi ad un psicologo ed iniziare una psicoterapia.

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Bibliografia

  • Gabbard G.O. (2005). Introduzione alla psicoterapia psicodinamica, Raffaello Cortina Editore.

  • Lingiardi V. Madeddu F. (2002). I meccanismi di difesa. Teoria, valutazione e tecnica, Raffaello Cortina Editore

  • Imbasciati A. (1994). Fondamenti psicoanalitici della psicologia clinica, UTET Libreria.v

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