Attraverso l'indagine compiuta su pazienti con amnesia, gli studiosi sono giunti alla conclusione che la memoria non possa essere considerata come un unico magazzino.
Le osservazioni empiriche, infatti, hanno mostrato che raramente un soggetto affetto da amnesia va incontro a una perdita totale dei suoi ricordi.
I pazienti generalmente mostrano un oblio per particolari categorie di informazioni.
Questi studi hanno dunque suggerito l'esistenza di più sistemi anatomici della memoria, ognuno deputato al mantenimento di materiale differente.
La memoria è quindi un sistema complesso che può essere suddiviso in vari sottosistemi.
La memoria semantica ed episodica
- La memoria semantica contiene tutte quelle conoscenze di carattere generale che un individuo possiede riguardo al mondo e l'esistenza: concetti, regole, simboli che si utilizzano ogni giorno e che guidano i nostri giudizi e il nostro comportamento.
La rievocazione di tale tipologia di conoscenze avviene senza alcun riferimento al momento e luogo della loro acquisizione, è quindi una conoscenza di tipo enciclopedica.
- La memoria episodica rappresenta una sottostruttura di quella semantica.
In questo sistema rientrano i ricordi di eventi e situazioni vissuti personalmente, l'esperienza dei quali è collocata all'interno di uno specifico contesto spazio-temporale. Tale categoria costituisce, dunque, la memoria autobiografica di ognuno.
Tutti i ricordi inizialmente vengono immagazzinati nel sistema episodico e solo successivamente, con la perdita delle loro qualità autobiografiche, vengono trasferiti all'interno del sistema semantico, diventando un tipo di sapere generale.
La memoria dichiarativa e procedurale
- Nella memoria dichiarativa vengono conservate le conoscenze che un individuo ha delle cose.
Essa include quindi al suo interno sia la memoria episodica sia quella semantica.
Le informazioni possedute nella memoria dichiarativa possono essere espresse oralmente, riferite ad altri, e possono essere utilizzate come base di ragionamenti e di risoluzione di problemi.
La rievocazione avviene attraverso un processo attivo che il soggetto, consapevole di possedere tale materiale, attua in maniera conscia.
- La memoria procedurale, invece, contiene le conoscenze che una persona ha su come si fanno le cose.
In questo sistema vengono immagazzinate tutte le abilità motorie, le caratteristiche comportamentali che un soggetto apprende attraverso l'esperienza, capacità che dopo ripetuti esercizi e continue applicazioni diventano sempre più affinate, tanto da diventare automatiche.
All'interno di questo sistema il materiale tende a conservarsi, non viene intaccato dall'oblio, tanto che certi comportamenti acquisiti li si possono ritrovare anche a distanza di anni, nonostante non siano più stati eseguiti per diverso tempo (è il caso del detto "è come andare in bicicletta, una volta imparato non lo dimentichi più").
La memoria procedurale viene attivata in qualsiasi situazione, anche nelle relazioni interpersonali, all'interno delle quali il soggetto riattiva comportamenti e modi di fare che hanno caratterizzato le sue relazioni passate, prime fra tutte quelle che da bambino ha instaurato con i propri genitori.
La memoria esplicita ed implicita
- La memoria esplicita contiene informazioni che vengono rievocate attraverso un processo attivo e cosciente, dove il soggetto intenzionalmente riattiva informazioni che ha acquisito in passato e che è consapevole di aver appreso.
- Nella memoria implicita invece, il ricordo avviene senza l'intenzionalità del soggetto, in questo caso le conoscenze possedute influenzano il comportamento senza che l'individuo ne abbia coscienza.
Non solo la rievocazione di ricordi si può presentare in maniera implicita od esplicita, anche l’apprendimento di nuove informazioni può avvenire in una di queste due modalità, che in questo caso si differenziano in base alla consapevolezza o meno del soggetto di aver acquisito dati dall’ambiente.
Oltre a queste tre tipologie che costituiscono le principali suddivisioni della memoria, gli studiosi hanno descritto altre classificazioni, più specifiche e meno studiate.
Si parla, ad esempio, di memoria musicale, memoria genetica e di memoria affettiva.
Nella vita quotidiana è difficile poter osservare queste memorie agire in maniera isolata.
Quello che si osserva più spesso è invece una interazione tra loro, un lavorare in collaborazione che permette di raggiungere quella efficienza che caratterizza il nostro sistema cognitivo.
Nei vari comportamenti l'apporto di ognuna di queste classificazioni della memoria varia in base al compito da eseguire, al tipo di informazioni necessarie, alla concentrazione richiesta, ognuna darà il suo contributo, l'importo del quale può variare non solo da situazione a situazione, ma anche all''interno dello stesso compito, a seconda della fase che si sta svolgendo.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
Roma e online
- Via della Lega Lombarda, 13
- Via Gioacchino Volpe, 50
3896048980
info@psicologodellerelazioni.it
www.psicologodellerelazioni.it
Articoli correlati
Bibliografia
- Cicogna Pier Carla (1999). Psicologia generale. Storia, metodi, processi cognitivi, Carocci editore.
- Eysenck M. W., Keane M. T. (1998). Manuale di psicologia cognitiva, Edizioni Sorbona.
- Kandel Eric R. (2007). Alla ricerca della memoria. La storia di una nuova scienza della mente, Codice Edizioni.
- Legrenzi P. et al. (2012). Psicologia generale. Dal cervello alla mente. Il mulino.
|