Una coppia è sempre il risultato dell’incontro di due sistemi familiari.
I due partner che costituiscono una relazione portano inevitabilmente con sé la propria storia, i propri legami di lealtà, le difficoltà familiari mai affrontate e i bisogni inappagati di quando erano bambini.
Questo dato è importante sottolinearlo perché, spesso, i problemi di una coppia non hanno origine nella relazione stessa ma nei legami antecedenti alla sua creazione.
Difficoltà nei processi di differenziazione e di svincolo dalle famiglie di origine, conflitti di lealtà, sono spesso i temi che emergono nella psicoterapia delle coppie in crisi.
Lo svincolo dalla famiglia di origine è, dunque, un elemento chiave per la riuscita di una relazione di coppia.
Esso consiste nel lungo processo che, dalla nascita fino alla prima età adulta, porta un figlio ad acquisire, giorno dopo giorno, una sempre maggiore autonomia e indipendenza dalle figure genitoriali.
Questa indipendenza non si riferisce solamente agli aspetti pratici, come il riuscire a mantenersi autonomamente o a risolvere alcuni problemi personali autonomamente, ma fa riferimento all’indipendenza emotiva dalla famiglia.
Lo svincolo, infatti, consiste nella differenziazione definitiva tra il sé e l’altro che permette una maggiore capacità di sottrarsi alle dinamiche familiari per acquisire una capacità di giudizio ed emotiva autonoma e non influenzata dalle aspettative genitoriali.
Adulti che non sono riusciti a completare il proprio processo di svincolo o che lo hanno raggiunto solo parzialmente si ritroveranno inevitabilmente a dover fare i conti con conflitti di lealtà tra il dover rispettare ed onorare i vincoli di sangue con la propria famiglia di origine e i nuovi doveri verso i propri partner.
Spesso, infatti, le richieste che provengono dalla famiglia di origine e dalla propria relazione di coppia sono in contrasto tra loro generando nell’adulto poco svincolato un’enorme difficoltà nel riuscire a scegliere quale legame onorare e porre al primo posto, se quello con i propri genitori o con il partner con cui si è scelto di passare il resto della propria vita.
Esempi banali di conflitto di lealtà possono essere rappresentati dalla moglie che impone di passare tutte le domeniche a pranzo dai propri genitori non tenendo conto delle esigenze della coppia di ricavarsi uno spazio di intimità per sé, o dal marito che permette alla propria madre di giudicare ed imporre le proprie regole educative ai nipoti, non rispettando il pensiero e la volontà della propria moglie.
Come è facile comprendere i conflitti di lealtà possono spesso generare liti o vere e proprie crisi all’interno di una coppia nel momento in cui un partner sperimenta costantemente di essere posto in un secondo piano rispetto ai propri suoceri, con la conseguente necessità di rinunciare a quell’autonomia e indipendenza tanto sognata nel momento in cui i due hanno iniziato una convivenza al di fuori della propria casa natale.
I confini sono perciò un elemento essenziale per la riuscita di una relazione di coppia.
Confini chiari e delineati permettono di individuare ciò che è dentro e ciò che è fuori da un sistema relazionale, evitando ingerenze e processi invischiati tra le generazioni.
Confini chiari ma permeabili permettono inoltre di scegliere quando, come e per quanto tempo far entrare un elemento esterno nel sistema.
Ad esempio, un confine chiaro e permeabile permette di mantenere un sano rapporto con le proprie famiglie di origine ma evita che i genitori si presentino senza preavviso in qualsiasi momento della giornata, invadendo così l’intimità dei partner.
Confini poco chiari non permettono di distinguere ciò che appartiene al sistema e ciò che è esterno adesso, con il risultato di un’eccessiva confusione e perdita di autorità e potere decisionale e di autonomia della coppia, a discapito delle scelte e dei giudizi di persone esterne.
Quando i confini sono eccessivamente rigidi, al contrario, può succedere che la coppia si isoli da tutte le altre relazioni, familiari e amicali, con il rischio di un processo depressivo di rinuncia.
Difficoltà di svincolo e confini poco chiari non sono gli unici elementi che posso far generare una crisi nella coppia.
Molto spesso ciò che i partner si accusano a vicenda è di non aver rispetto la promessa iniziale, spesso implicita, che si erano scambiati nel momento del loro incontro: guarire antiche ferite e appagare bisogni rimasti inascoltati all’interno delle proprie famiglie di origine.
Come detto all’inizio, infatti, entrambi i membri di una coppia portano con sé aspetti irrisolti nella propria vita passata.
Nel creare una relazione di coppia entrambi hanno sperato che finalmente l’altro li potesse far sentire amati e accolti come non lo sono stati nella propria famiglia.
Tuttavia, spesso, questa speranza consiste in una mera illusione.
L’altro, infatti, non potrà mai modificare il passato ed offrire ciò che non c’è stato nell’infanzia.
È proprio quando questo diventa evidente che spesso le coppie entrano in crisi, entrambi i partner si accusano di essere stati ingannati e il rapporto si caratterizza per un costante rancore reciproco.
È solo quando la coppia giunge nello studio di uno psicologo che emerge come l’origine di queste dinamiche sia rintracciabile non nel rapporto attuale ma in quello con le proprie famiglie di origine.
È lì, infatti, che si sono prodotte quelle ferite e i bisogni che non sono stati ascoltati e soddisfatti, ed è dunque elaborando il proprio passato individuale che i partner potranno giungere ad una ridefinizione del proprio rapporto, in cui le richieste e le necessità della fase infantile si possono sostituire con richieste più adulte e mature, permettendo alla coppia di riorganizzare il proprio rapporto in maniera più funzionale.
La psicoterapia di coppia offre la possibilità di lavorare proprio sui conflitti intergenerazionali e di generare confini più chiari e solidi che possano proteggere e tutelare al meglio la nuova relazione.
La psicoterapia permette, attraverso un lavoro sulle rispettive storie evolutive familiari dei partner, sia di accogliere in maniera fruttuosa l’eredità che le proprie famiglie di origine hanno lasciato in dono sia di lasciare nel passato cicli relazionali disfunzionali appresi durante l’infanzia per costruirne di nuovi, più adatti alla vita di coppia.
Dott. Francesco Scaccia
Psicologo Psicoterapeuta
Roma e online
- Via della Lega Lombarda, 13
- Via Gioacchino Volpe, 50
3896048980
info@psicologodellerelazioni.it
www.psicologodellerelazioni.it
Articoli correlati
Bibliografia
- Andolfi Maurizio (1999). La crisi della coppia, Raffaello Cortina Editore.
- Haley, J. (1973). Terapie non comuni. Tecniche ipnotiche e terapia della famiglia,Astrolabio.
- Framo, J. (1996). Terapia intergenerazionale. Un modello di lavoro con la famiglia di origine, Raffaello Cortina Editore.
- Malagoli Togliatti et al. (2003). La psicoterapia con la coppia, Franco Angeli.
|